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Service Fondo Musy

Riunione interclub organizzato dal club Torino est per la presentazione del servizio a sostegno del Fondo Musy

Luigi Valdemarin, presidente Rotary Torino est, ha svolto egregiamente la funzione del padrone di casa, inaugurando la serata e descrivendo questo servizio.

Tutto ruota intorno alla figura di Angelica Musy, vedova di Alberto , la quale nonostante l’immenso dolore che ha colpito lei e la sua famiglia ha reagito nel modo più bello e generoso, usando tutte le sue energie per dare ai carcerati una seconda possibilità.

Il 21 marzo 2014, in occasione del secondo anniversario dell’attentato ad Alberto Musy, è stato costituito il Fondo Musy, per volontà della moglie Angelica. Il Fondo Musy è dedicato al sostegno di iniziative solidaristiche nei settori sociale, assistenziale, culturale ed accademico, rivolgendo particolare attenzione alle persone che nel periodo di studi universitari hanno scelto di dedicarsi agli studi.

Nel corso della serata è emerso come sia fondamentale, per evitare che chi commette reati incappi nella recidiva, offrire l’opportunità ai carcerati di studiare e lavorare. Le statistiche sono impressionanti: mentre chi viene scarcerato senza aver seguito alcun percorso di recupero ha un tasso di recidivanza del 68%, coloro che concludono il periodo di pena dopo aver partecipato ad un programma di studio o di formazione-lavoro tornano sulla strada soltanto nel 19% dei casi. Sono persone che anziché un problema per la società di cui tornano a far parte, ne diventano una risorsa.

Silvio Ellena ha raccontato la sua esperienza, straordinariamente positiva, di imprenditore che ha voluto concedere un ex carcerato prima di studiare poi di lavorare presso la sua azienda. Erano presenti anche gli altri presidenti del Gruppo 5 : Alberto Pantosti (Chieri), Emanuele Ossola (Chivasso) Maurizio Goria (Torino nordest).

Il perno della serata è stato di Angelica Musy che ha spiegato con dovizia di particolari come si articolano gli interventi del fondo a sostegno dei detenuti che intendono studiare nel corso del loro periodo di pena. «Il costo di un detenuto in carcere-ha raccontato la vedova Musy-è di 120 euro al giorno mentre il progetto loghi del fondo Musy costa 17 euro al giorno e sfocia in ottimi risultati. Vale la pena! »

Fino a oggi il fondo ha seguito diciotto persone e per ora la recidiva è ferma a zero, zero per cento, un risultato meraviglioso.

Anche la massima autorità rotariana del distretto, il nostro Governatore, Michelangelo De Blasio, ha preso parte alla serata. «Purtroppo-ha affermato nel corso del suo intervento-da noi le carceri sono un luogo dove si chiudono i problemi e si dimenticano, senza pensare invece che la Costituzione dice che la pena deve avere un valore di rieducazione.»

L’altra autorità rotariana presente era l’assistente del Governatore Stefania Aloi, fondamentale trait-de-union tra i club del Gruppo 5.